Loading...
Secondo una ricerca dell'Università di Sheffield, la sostituzione della plastica con materiali alternativi potrebbe aumentare le emissioni di gas serra anche del 90%.
Lo studio considera il ciclo di vita (LCA) dei prodotti in plastica e delle loro alternative in applicazioni industriali che influiscono molto sul consumo globale come l'imballaggio, l'edilizia, il settore automobilistico, il tessile e i beni di consumo durevoli, e ne confronta l'impatto ambientale.
In 15 delle 16 applicazioni esaminate, il prodotto in plastica ha comportato minori emissioni di gas serra rispetto alla sua alternativa. Alcuni prodotti hanno apparentemente portato a riduzioni fino al 90% nell'intero ciclo di vita del prodotto stesso, mentre altri hanno ridotto le emissioni del 10%.
Anche quando si analizzano solo le emissioni dirette del ciclo di vita, le materie plastiche rimangono in vantaggio in nove delle 14 applicazioni.
Rispetto ad alternative come il vetro o il metallo, la plastica mantiene il vantaggio di una minore intensità energetica del processo produttivo e un peso inferiore, cose che influiscono anche sulla produzione, il trasporto e altri processi a monte.
Lo studio conclude dicendo che l'ottimizzazione dell'uso della plastica, il prolungamento della durata di conservazione, l'aumento dei tassi di riciclaggio e il miglioramento dei sistemi di raccolta dei rifiuti dovrebbero ridurre le emissioni di carbonio legate alla plastica.
La politica ambientale ha bisogno di un processo decisionale guidato dalla valutazione del ciclo di vita per assicurarsi che le emissioni di gas serra non aumentino involontariamente attraverso il passaggio a materiali alternativi a più alta intensità di emissioni.
La riduzione della domanda, l'ottimizzazione dell'efficienza, l'estensione della durata di vita e il riutilizzo/riciclaggio sono strategie vincenti per ridurre efficacemente le emissioni. Non lo è invece concentrarsi esclusivamente sul passaggio a materiali alternativi.
La politica futura potrebbe includere le bioplastiche riutilizzabili, notano i ricercatori, così come i materiali compostabili o biodegradabili. Ancora da valutare il loro impatto.